
Sapevate che le deiezioni delle balene rivestono un’importanza cruciale per la salute degli oceani? Questo fenomeno, noto come whale pump, è stato oggetto di numerosi studi negli ultimi anni. Recentemente, un articolo pubblicato su Nature Communications ha rivelato che anche l’urina di questi enormi cetacei gioca un ruolo fondamentale nella distribuzione dei nutrienti marini, talvolta persino più significativo rispetto alle loro feci.
Il trasporto di nutrienti delle megattere
Il focus della ricerca si è concentrato in particolare sulle megattere, cetacei noti per le loro migrazioni straordinarie. Ogni anno, questi animali possono percorrere fino a 8.300 chilometri, viaggiando dalle acque fredde dell’Antartide a quelle più calde dove trascorrono l’inverno. Durante questo lungo tragitto, le megattere prelevano nutrienti dalle acque polari, ricche di sostanze nutritive, e li trasportano verso le acque tropicali, che risultano essere più povere in termini di nutrienti.
Fino ad ora, si era compreso che le feci delle balene contribuivano a questo processo, ma lo studio ha evidenziato come l’urina delle megattere disperda nutrienti in modo orizzontale, creando quello che gli autori hanno definito il “grande nastro trasportatore delle balene”. Mentre le feci si distribuiscono verticalmente nella colonna d’acqua, l’urina si espande in modo più ampio, garantendo una diffusione più efficiente dei nutrienti.
Il ruolo della pipì nelle migrazioni
Un aspetto interessante della ricerca riguarda il comportamento riproduttivo delle megattere. Durante il periodo di alimentazione, questi cetacei si muovono su vaste aree dell’oceano, ma quando è il momento di riprodursi e partorire, tendono a concentrarsi in zone più ristrette, spesso vicino alla costa. Questo comportamento non solo offre una maggiore protezione per i cuccioli, ma consente anche una distribuzione più efficace dei nutrienti attraverso l’urina.
Ad esempio, le megattere che si nutrono nel golfo dell’Alaska e migrano verso le Hawaii non solo trasportano nutrienti attraverso le loro feci, ma anche tramite l’urina. Questo doppio approccio contribuisce a fertilizzare gli ecosistemi marini costieri, inclusi gli habitat delle barriere coralline. I ricercatori sottolineano che questi calcoli sono attualmente limitati a specifiche popolazioni di balene; con dati più dettagliati sulle migrazioni di altre specie, come la balenottera azzurra, si potrà comprendere meglio l’impatto complessivo di questi cetacei sul grande nastro trasportatore di nutrienti.