L’intelligenza artificiale interpreta il linguaggio degli animali in modo innovativo

Che si tratti di un entusiasmo o di una preoccupazione, l’argomento dell’intelligenza artificiale continua a suscitare dibattiti accesi. Ciò che è certo è che l’IA sta rivoluzionando il panorama della ricerca scientifica. Grazie alla sua capacità di elaborare e analizzare enormi quantità di dati in tempi record, sta cambiando il modo in cui gli scienziati approcciano le loro indagini. Un esempio illuminante proviene da un team di ricercatori dell’Università di COPENHAGEN, che ha sviluppato un modello di machine learning in grado di interpretare i versi di sette specie animali, distinguendo tra emozioni positive e negative. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista iScience.

Lo studio delle vocalizzazioni

La ricerca si è concentrata su sette specie di ungulati, tra cui mucche, cinghiali, capre, cavalli, pecore, maiali e i cavalli di Przewalski, una specie di cavallo selvatico. Il team di ricerca ha raccolto migliaia di registrazioni delle vocalizzazioni di questi animali e le ha utilizzate per addestrare un modello di IA. Questo modello ha identificato una serie di indicatori acustici che rivelano lo stato emotivo degli animali, analizzando dettagli come la durata della vocalizzazione, l’energia impiegata per produrla e la frequenza con cui viene emessa.

In sostanza, l’IA ha imparato a riconoscere specifiche caratteristiche dei versi, che possono essere indicative di emozioni diverse. Per esempio, un verso più lungo e con maggiore energia potrebbe segnalare uno stato di felicità, mentre un verso breve e meno energico potrebbe indicare stress o disagio. Questo approccio innovativo offre una nuova prospettiva sulla comunicazione animale, permettendo di comprendere meglio le emozioni degli ungulati.

Riconoscere emozioni

Un aspetto sorprendente dello studio è che l’IA è riuscita a distinguere con una precisione che sfiora il 90% tra i versi “positivi” e quelli associati a stati di stress. Questo risultato è particolarmente significativo, poiché potrebbe fornire agli allevatori e ai veterinari uno strumento efficace per monitorare il benessere degli animali. Identificare rapidamente un animale in difficoltà potrebbe consentire interventi tempestivi, migliorando la qualità della vita di molte specie, in particolare quelle domestiche.

La ricerca non solo offre un metodo per valutare le emozioni degli ungulati, ma solleva anche interrogativi più ampi sulla nostra comprensione della comunicazione tra specie. La possibilità di interpretare le vocalizzazioni animali in modo scientifico potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui interagiamo con gli animali domestici e selvatici.

Un modello universale

Un’altra scoperta affascinante emersa dallo studio è che i pattern acustici delle vocalizzazioni delle sette specie esaminate sembrano essere universali. Le caratteristiche sonore che indicano emozioni positive o negative risultano simili tra i diversi animali studiati. Questo suggerisce che le emozioni potrebbero essere comunicate attraverso modalità vocali simili, indipendentemente dalla specie.

Il modello di IA sviluppato dai ricercatori dell’Università di COPENHAGEN sarà reso pubblico, con l’intento di incoraggiare altri gruppi di ricerca a utilizzarlo per approfondire ulteriormente la comprensione della comunicazione emotiva tra le specie. Questo passo potrebbe aprire la strada a ulteriori studi su come gli animali esprimono le loro emozioni e come possiamo, in qualità di esseri umani, migliorare il nostro rapporto con loro.

Published by
Loris Gattuso