
Nel corso della sua vita, Benito Mussolini ha saputo presentarsi come un fervente sostenitore della famiglia tradizionale, ma la sua esistenza privata racconta una storia ben diversa. Tra le sue numerose relazioni, spicca quella con Clara Petacci, una giovane donna che, con i suoi 29 anni di meno, divenne una presenza costante fino alla tragica fine di entrambi.
Un matrimonio turbolento
Mussolini si sposò con Rachele Guidi nel 1915, in un matrimonio civile, seguito da una cerimonia religiosa nel 1925. Tuttavia, sin dall’inizio della sua unione, il Duce non si limitò a condurre una vita coniugale tradizionale. Alternò relazioni fugaci a legami più significativi, tra cui quello con la nota giornalista e critica d’arte Margherita Sarfatti, che visse tra il 1880 e il 1961. Sarfatti, figura centrale di un salotto intellettuale vivace, scrisse una biografia di Mussolini che ne esaltava il ruolo politico e culturale.
Nel 1922, Sarfatti fondò il movimento Novecento, un’iniziativa culturale che si proponeva di riportare in auge l’arte italiana attraverso una rivisitazione dei modelli classici. Nonostante il legame affettivo con Mussolini, il Novecento non si affermò come espressione ufficiale del fascismo, contrariamente a quanto il Duce affermò in una lettera privata nel 1929, dove dichiarava che il tentativo di associare il movimento alla proiezione artistica del fascismo era un mero inganno.
Declino e fuga
Negli anni Trenta, la carriera di Margherita Sarfatti iniziò a declinare. La loro relazione si interruppe nel 1934, mentre il movimento artistico da lei fondato cominciava a subire pressioni da parte delle frange più radicali del regime. L’emanazione delle leggi razziali nel 1938 rappresentò un colpo decisivo per la Sarfatti, costretta a fuggire in Argentina per salvarsi da un clima sempre più ostile.
Un figlio segreto
Un’altra relazione controversa di Mussolini fu quella con Ida Dalser, una donna trentina che sosteneva di essere stata sposata con il Duce in un rito religioso. Dalser, insieme al loro figlio Benito Albino, nato nel 1915, visse un dramma personale: entrambi furono rinchiusi in un manicomio, un destino tragico che gettò ombre sulla vita privata del leader fascista.
Le altre relazioni
Oltre a Clara Petacci e Ida Dalser, Mussolini ebbe anche altre relazioni meno note. Si narra che avesse un legame con Maria Josè, la futura regina consorte d’Italia, e tra le sue amanti meno conosciute figurano la scrittrice Leda Rafanelli, l’esule russa Angelica Balabanoff e Angela Curti Cucciati, figlia di un ammiratore. Queste storie di amori clandestini e relazioni tumultuose offrono uno spaccato affascinante e complesso della vita privata di un uomo che, in pubblico, si ergeva a simbolo di una moralità tradizionale.