Nel corso degli ultimi anni, il coniglio domestico ha conquistato un posto sempre più rilevante tra gli animali da compagnia, avvicinandosi a cani e gatti in termini di affetto e attenzione da parte dei proprietari. Tuttavia, nonostante questa crescente popolarità, le conoscenze riguardanti le loro necessità e, in particolare, la loro salute sono ancora limitate. Questi piccoli lagomorfi sono, infatti, creature estremamente delicate, il cui benessere è strettamente legato a un’alimentazione corretta e a un ambiente che prevenga l’insorgere di malattie.
È fondamentale approfondire le patologie più comuni che possono colpire i conigli domestici, così da adottare i giusti rimedi e cure veterinari per garantire la loro salute. È sempre importante consultare il veterinario di fiducia per ogni trattamento, evitando rimedi casalinghi che potrebbero rivelarsi inefficaci o addirittura dannosi.
La pasteurellosi è una delle infezioni più comuni che colpiscono i conigli, causata dai batteri del genere Pasteurella. I sintomi tipici comprendono secrezioni mucose o purulente da naso e occhi, starnuti, respiro affannoso e lacrimazione. Inoltre, il coniglio potrebbe sviluppare croste sulle zampe anteriori a causa dello sfregamento del muso. Se non trattata, l’infezione può diffondersi ad altri organi, portando a complicazioni gravi come ascessi, otiti (che possono causare inclinazione della testa), polmonite o addirittura setticemia.
La diagnosi avviene attraverso un esame colturale delle secrezioni nasali o oculari. Il trattamento prevede generalmente una terapia antibiotica specifica, da seguire per un periodo di 2-4 settimane. In situazioni più gravi, potrebbe essere necessario estendere il trattamento e somministrare farmaci antinfiammatori e fluidi per mantenere il coniglio idratato. La prevenzione è cruciale: un’alimentazione equilibrata e un ambiente pulito e privo di stress sono fondamentali per ridurre il rischio di infezione.
I problemi intestinali rappresentano un’altra delle patologie più frequenti nei conigli domestici. L’enterite e la stasi gastrointestinale possono insorgere a causa di un’alimentazione inadeguata, stress e malattie dentali. Un coniglio affetto da queste problematiche tende a non mangiare, presenta gonfiore addominale e difficoltà nell’espulsione delle feci, mostrando un generale stato apatico e letargico.
In questi casi, è fondamentale che il veterinario indaghi le cause per stabilire le cure più appropriate. Potrebbe suggerire una dieta mirata per migliorare le condizioni del coniglio nei casi meno gravi, o ricorrere a farmaci specifici. Per prevenire problemi gastrointestinali, è essenziale garantire una dieta ricca di fieno e verdure fresche, evitando alimenti ad alto contenuto di carboidrati, come pane e cereali, che possono favorire la fermentazione intestinale.
I conigli, come cani e gatti, possono essere affetti da diversi parassiti, sia interni che esterni. Tra i più comuni vi è la rogna auricolare o psoroptica, causata dall’acaro Psoroptes cuniculi, che provoca forte prurito alle orecchie, croste giallastre all’interno del padiglione auricolare e frequente scuotimento della testa. Altri parassiti, come coccidi e vermi ossiuri, possono infestare l’intestino, causando diarrea e perdita di peso.
Il veterinario, in genere, prescrive antiparassitari specifici, da applicare localmente o somministrare per via orale. Per prevenire infestazioni, è fondamentale mantenere un ambiente pulito e garantire che il coniglio non entri in contatto con altri animali infetti.
La mixomatosi è una malattia virale estremamente seria, trasmessa principalmente dalle punture di insetti vettori come zanzare e pulci, ma anche dalle zecche. I sintomi includono gonfiore del muso e delle palpebre, congiuntivite con secrezione purulenta, noduli cutanei su testa e orecchie, oltre a letargia e inappetenza. Questa malattia ha fatto il suo ingresso in Europa attraverso conigli d’importazione dall’Uruguay all’inizio del XX secolo ed è ancora molto diffusa, specialmente tra gli animali allevati.
Purtroppo, non esiste una cura efficace per questa malattia virale, che presenta un elevato tasso di mortalità. Di solito, si ricorre a terapie di supporto per alleviare il dolore del coniglio colpito. Fortunatamente, è disponibile un vaccino preventivo, che rappresenta l’unica vera soluzione contro la mixomatosi.
I denti dei conigli crescono continuamente e, se non vengono consumati correttamente, possono causare malocclusioni e ascessi. I segnali di problemi dentali sono abbastanza evidenti e includono salivazione eccessiva, difficoltà a masticare, perdita di peso e, nei casi più gravi, lacrimazione dovuta alla pressione delle radici dentali sui dotti lacrimali. Se i denti crescono in modo eccessivo o sono mal allineati, il veterinario dovrà intervenire per accorciarli con strumenti specifici.
È importante evitare l’uso di strumenti domestici come cesoie e tenaglie, che possono provocare danni seri ai denti dell’animale. La prevenzione rimane la chiave: una dieta equilibrata, ricca di fieno e oggetti da rosicchiare specifici per conigli, aiuta a mantenere i denti in buone condizioni e a prevenire problemi di crescita.
L’encephalitozoonosi è causata dal fungo parassita Encephalitozoon cuniculi, in grado di attaccare il cervello e altri organi. L’infezione avviene prevalentemente per via orale, attraverso il consumo di cibo contaminato da urine infette. I sintomi possono variare a seconda dell’organo colpito, ma generalmente includono inclinazione della testa, perdita di equilibrio, convulsioni e altri problemi neurologici. Può colpire anche reni e occhi, manifestandosi in modi diversi.
La diagnosi si basa solitamente su un esame del sangue, mentre il trattamento prevede l’uso di farmaci antiparassitari e antinfiammatori, anche se non sempre risulta risolutivo. Le possibilità di miglioramento o guarigione completa dipendono dalla gravità dell’infezione. Alcuni conigli possono rimanere portatori del parassita in modo asintomatico.
La pododermatite è un’altra condizione comune nei conigli domestici, che colpisce la pelle delle zampe posteriori. Spesso è causata da superfici dure o umide. Fattori come obesità, scarsa igiene e uno stile di vita sedentario possono aggravare la situazione, portando a arrossamenti, ulcerazioni, zoppia e infezioni secondarie.
La prevenzione è fondamentale per evitare problemi alle zampe: il coniglio deve muoversi su superfici morbide e adatte, come tappetini specifici o lettiere in fieno, evitando griglie metalliche e pavimenti duri. Nei casi più gravi, il veterinario può prescrivere antibiotici e bendaggi protettivi per aiutare le ferite a rimarginarsi.