Nel 2007, un’importante ricerca pubblicata su Science aveva messo in discussione il noto stereotipo che vede le donne come chiacchierone per eccellenza, rivelando che uomini e donne tendono a pronunciare un numero simile di parole ogni giorno, circa 16.000. Tuttavia, un nuovo studio, pubblicato nel 2025 sul Journal of Personality and Social Psychology e guidato dallo psicologo Matthias Mehl, offre una prospettiva differente: le donne parlerebbero effettivamente più degli uomini, ma solo durante i 40 anni centrali della loro vita.
Il precedente studio del 2007 si basava su un campione piuttosto ristretto di 500 partecipanti, per lo più studenti universitari residenti a Austin, in Texas. In questa nuova ricerca, Mehl e il suo team hanno ampliato notevolmente l’analisi, esaminando 630.000 registrazioni audio provenienti da 22 studi condotti tra il 2005 e il 2018 in quattro nazioni. Il campione, composto da quasi 2.200 partecipanti di età compresa tra 10 e 94 anni, ha permesso di ottenere risultati più significativi. I dati raccolti hanno dimostrato che le donne di età compresa tra 25 e 64 anni utilizzano in media 3.000 parole in più al giorno rispetto ai loro coetanei maschi, con un totale di 21.845 parole contro le 18.570 degli uomini. In altre fasce di età, tuttavia, non sono emerse differenze rilevanti.
Nonostante la chiara differenza nei dati, le motivazioni alla base di questo fenomeno rimangono poco chiare. Gli autori dello studio suggeriscono che una possibile spiegazione possa risiedere nel fatto che le donne tendono a interagire più frequentemente con i figli durante le fasi cruciali della loro crescita, un periodo che coincide con la fascia di età in cui si registra il maggior numero di parole pronunciate. «Se la differenza fosse attribuibile a fattori biologici, come gli ormoni, dovremmo osservare tali variazioni anche tra gli adolescenti», ha commentato Mehl, evidenziando che anche le differenze generazionali dovrebbero manifestarsi nei dati riguardanti i partecipanti più anziani.
Un ulteriore aspetto rilevante emerso dalla ricerca è che nel corso degli anni sia uomini che donne hanno mostrato una diminuzione nel numero di parole pronunciate quotidianamente, passando da 16.000 a circa 13.000. Per comprendere le motivazioni dietro questa crescente tendenza verso la taciturnità, saranno necessari ulteriori studi. Mehl ipotizza che l’aumento dell’uso dei social media e delle app di messaggistica possa giocare un ruolo significativo in questo cambiamento, influenzando il modo in cui le persone comunicano e interagiscono tra loro.