
Nel 2025, il riscaldamento globale continua a rappresentare una minaccia significativa per la fauna selvatica, e in particolare per i coccodrilli australiani. Questi maestosi rettili, noti per la loro grandezza e adattabilità, stanno modificando il loro comportamento a causa dell’aumento delle temperature, mettendo così a rischio la loro sopravvivenza.
Il coccodrillo marino: gigante dei mari
I coccodrilli marini sono tra i rettili più imponenti del pianeta, con esemplari che possono superare i sei metri di lunghezza e pesare oltre una tonnellata. Questi animali straordinari non solo sono in grado di vivere in acqua salata, ma sfruttano anche le correnti oceaniche per percorrere distanze notevoli nel mare aperto. Tuttavia, nonostante la loro robustezza, anche i coccodrilli marini si trovano a fronteggiare sfide sempre più gravi a causa del cambiamento climatico. Un recente studio pubblicato su Current Biology ha rivelato che il caldo estremo ha provocato un aumento della temperatura corporea media di questi animali, costringendoli a passare sempre più tempo al limite del surriscaldamento.
Il problema delle temperature estreme
Come molti rettili, i coccodrilli marini sono ectotermi, il che significa che la loro temperatura interna è influenzata da quella esterna. Questi animali si riscaldano al sole e si raffreddano nell’acqua, cercando di mantenere un equilibrio termico. Tuttavia, l’aumento delle temperature globali ha disturbato questo equilibrio. Negli ultimi quindici anni, la temperatura corporea media dei coccodrilli marini è aumentata, avvicinandosi sempre di più ai 32 °C, il limite oltre il quale iniziano a soffrire. Questo cambiamento non è solo una questione di comfort; ha ripercussioni dirette sul loro comportamento.
Implicazioni sul comportamento e sulla sopravvivenza
Con il caldo che aumenta, i coccodrilli australiani si trovano costretti a dedicare più tempo a raffreddarsi, il che significa meno tempo per attività vitali come la caccia. La loro attività si riduce, e di conseguenza il metabolismo si abbassa per cercare di mantenere una temperatura corporea sostenibile. Questo cambiamento comporta una diminuzione del tempo disponibile per procurarsi il cibo, un aspetto cruciale per la loro sopravvivenza. Sebbene i coccodrilli marini stiano cercando di adattarsi a queste nuove condizioni, il tempo sempre più limitato per le attività quotidiane potrebbe avere ripercussioni negative sulla loro capacità di nutrirsi, influenzando così il tasso di sopravvivenza della specie e la salute dell’intero ecosistema marino.