Il tè come soluzione naturale per eliminare i metalli pesanti dall’acqua potabile

Nel 2025, il mondo della salute e del benessere continua a esplorare i potenziali benefici del tè, rivelando che il suo consumo potrebbe avere effetti positivi sulla salute che vanno oltre la semplice presenza di caffeina. Recenti studi hanno messo in luce come le foglie di tè possano agire come un efficace purificatore per l’acqua, contribuendo a rimuovere tracce di metalli pesanti da essa.

Il potere purificante del tè

Una ricerca pubblicata sulla rivista ACS Food Science & Technology ha dimostrato che le foglie di tè hanno la capacità di attrarre e trattenere ioni di metalli pesanti come piombo, cadmio e cromo dall’acqua. Questo processo avviene quando le foglie vengono immerse in acqua, per poi essere rimosse, portando con sé le impurità. Già in uno studio condotto da un altro gruppo di ricerca nel novembre 2024, si era ipotizzato che i metalli pesanti potessero rimanere intrappolati sulle foglie di tè, suggerendo che questa antica bevanda possa diventare un metodo piacevole per purificare i liquidi che consumiamo.

La ricerca dell’infuso perfetto

I ricercatori della Northwestern University, situata negli Stati Uniti, hanno condotto esperimenti su vari tipi di tè, inclusi quelli in foglie, in polvere e in bustina. Hanno testato differenti metodi e tempi di infusione in campioni d’acqua contenenti concentrazioni note di metalli pesanti. Dopo aver rimosso il tè, hanno analizzato nuovamente le soluzioni, utilizzando anche campioni di controllo privi di tè.

Infusione: il tempo è cruciale

Un aspetto fondamentale emerso dallo studio è che il tempo di infusione gioca un ruolo cruciale nella rimozione dei metalli pesanti. Più a lungo il tè rimane in infusione, maggiore sarà la quantità di ioni rimossi. Ad esempio, durante i tradizionali 5 minuti di infusione del tè delle cinque, si stima che circa il 15% della concentrazione di piombo venga eliminato. Tuttavia, i risultati migliori si ottengono lasciando il tè in infusione per tutta la notte, seguendo la ricetta del tè freddo fatto in casa.

Il tè in polvere: efficacia superiore

Tra le diverse varietà di tè testate, il tè in polvere si è rivelato il più efficace nel purificare l’acqua. Questo si deve al fatto che le polveri aumentano la superficie di assorbimento a contatto con l’acqua, rendendo il processo di rimozione dei metalli più efficiente. Gli scienziati hanno esaminato diversi tipi di tè, come il tè verde, nero, bianco e oolong, riscontrando risultati simili tra le varietà erbacee. Tuttavia, la camomilla non ha mostrato le stesse proprietà purificanti.

L’importanza del materiale delle bustine

Un altro aspetto considerato nella ricerca riguarda il tipo di bustine da tè utilizzate. Le bustine in cellulosa si sono dimostrate superiori, non solo per la loro biodegradabilità ma anche per la loro capacità di fungere da “spugne” per i metalli, facilitando il trasferimento di queste sostanze nel tè. Al contrario, le bustine di nylon, difficili da riciclare e produttrici di microplastiche, hanno mostrato un’efficacia insoddisfacente, così come quelle di cotone.

Rischi legati ai metalli pesanti

Nonostante i potenziali benefici del tè, è importante sottolineare che l’esposizione a metalli pesanti può avere effetti devastanti sulla salute, causando danni ai reni, problemi ossei, disturbi neurocomportamentali, demenza precoce, elevata pressione sanguigna e persino tumori. Gli autori dello studio avvertono che, sebbene l’idea di utilizzare il tè come metodo di purificazione possa sembrare allettante, non è una soluzione praticabile per chi è preoccupato per la qualità dell’acqua che consuma. Tuttavia, i risultati di questa ricerca potrebbero stimolare lo sviluppo di nuovi metodi di purificazione dell’acqua, più accessibili e sostenibili, un’esigenza sempre più urgente in molte parti del mondo.

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Clarissa Semprone