
<div> <figure><picture><source media="(min-width: 1024px)" srcset="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/38/2025/03/cane-veterinario.jpg?im=AspectCrop=(16,9);Resize,width=570;"><source media="(min-width: 768px)" srcset="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/38/2025/03/cane-veterinario.jpg?im=AspectCrop=(16,9);Resize,width=718;"><img alt="Immagine" height="1414" src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/38/2025/03/cane-veterinario.jpg?im=AspectCrop=(16,9);Resize,width=638;" width="2120"></img></source></source></picture></figure> </div>
In Piemonte, una nuova era per le famiglie con animali sta prendendo forma. La Regione, in collaborazione con l’associazione di tutela animale Lav, ha rinnovato l’accordo per i 16 ambulatori di veterinaria sociale attivi sul territorio, un’iniziativa che mira a supportare fino a 120 mila nuclei familiari.
Da un anno e mezzo, i cittadini che si trovano in difficoltà economica in otto località piemontesi possono accedere a visite veterinarie, vaccinazioni e trattamenti anti parassitari per i loro animali domestici senza alcun costo. Questo servizio rappresenta una boccata d’aria per molte persone che si sentono sopraffatte dai costi delle cure veterinarie.
Un’iniziativa pionieristica in Italia
La Regione Piemonte è stata la prima in Italia a introdurre un servizio di assistenza veterinaria gratuita per coloro che sono seguiti dai servizi sociali. Inoltre, nel 2024, è stata approvata una legge dedicata al benessere degli animali d’affezione. Gli ambulatori sociali presenti in Piemonte, finanziati con un investimento di 310 mila euro, offrono una gamma di prestazioni, tra cui visite cliniche, vaccinazioni, esami del sangue e delle feci, identificazione degli animali e trattamenti antiparassitari.

Il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa, sottolineando che la collaborazione con Lav arricchisce ulteriormente il valore del progetto, che si rivolge a circa 120 mila persone in difficoltà economica. “La cura degli animali da compagnia, soprattutto per chi è in situazioni fragili, è fondamentale”, ha affermato Cirio.
La Regione ha deciso di continuare e potenziare il progetto, consapevole dell’importanza scientificamente dimostrata della compagnia degli animali d’affezione per il benessere delle persone, in particolare per quelle più vulnerabili.
Statistiche sugli ambulatori sociali piemontesi

Da quando è iniziata la collaborazione, i volontari delle sedi locali di Lav a Torino, Carmagnola, Cuneo e Verbano Cusio Ossola hanno supportato gli ambulatori veterinari sociali in diverse città , tra cui Settimo Torinese, Moncalieri, San Damiano d’Asti, Savigliano e Verbania. Finora, sono stati effettuati oltre 60 interventi per cani e gatti, comprendenti 15 sterilizzazioni e 2 interventi chirurgici specialistici, grazie alla collaborazione con veterinari liberi professionisti. Dal 2025, il supporto si estende anche alla provincia di Novara.
Alessandra Ferrari, responsabile dell’Area Animali Familiari di Lav, ha commentato: “In questo primo anno e mezzo, abbiamo visto come la sinergia tra enti pubblici, veterinari e associazioni possa migliorare la vita di molti animali.” Con il rinnovo della collaborazione, Lav spera di ampliare ulteriormente il proprio intervento.
Per facilitare l’accesso ai servizi, i volontari di Lav si occuperanno anche del trasporto degli animali per le famiglie senza auto e valuteranno la necessità di fornire ulteriori beni essenziali, come cibi medicati per animali con patologie specifiche.
Un modello da replicare in tutta Italia
Se in Piemonte il progetto sta già dando frutti, nel resto d’Italia la situazione è ben diversa. Quando un animale si ammala, le spese possono diventare insostenibili e manca una rete di supporto adeguata. Non esiste una mutua veterinaria, il che significa che le famiglie devono affrontare da sole tutte le spese. Lav si impegna a sostenere le persone in difficoltà , come nel caso di Gabriella Giorgelli, un’ex attrice che non sarebbe in grado di curare la sua gatta senza l’aiuto dei volontari.
In Parlamento si sta discutendo di un’iniziativa per creare un veterinario di base per le famiglie in difficoltà . Inoltre, la Legge di Bilancio ha previsto un fondo di 250 mila euro per il 2025, destinato ad aiutare le persone over 65 con le spese veterinarie.
Tuttavia, come sottolinea il presidente di Lav, Gianluca Felicetti, c’è ancora molto da fare. “Chiediamo al ministro della Salute, Orazio Schillaci, di investire questi fondi per supportare e promuovere progetti di veterinaria sociale che possano diventare un modello sistemico su tutto il territorio nazionale”, ha affermato Felicetti.