Il 6 marzo 1869, Mendeleev presenta la sua tavola periodica degli elementi.

Il 6 marzo 1869, il chimico russo Dmitrij Mendeleev presentò la sua innovativa tavola periodica degli elementi, un sistema che ha cambiato radicalmente il modo in cui comprendiamo la chimica. Questo strumento, che organizza gli elementi in base al loro numero atomico e alle proprietà chimiche, continua a essere essenziale per la ricerca scientifica e per l’industria tecnologica, più di 150 anni dopo la sua creazione.

Le terre rare: un gruppo di elementi cruciali

Negli ultimi dieci anni, le terre rare sono emerse come uno dei gruppi di elementi più ricercati. Composto da 17 elementi chimici, questo gruppo è fondamentale per la produzione di dispositivi elettronici, batterie e altre tecnologie avanzate. Sebbene il termine possa suggerire una certa scarsità, in realtà le terre rare non sono così rare nella crosta terrestre. La vera sfida risiede nella loro estrazione, che è complessa e costosa, rendendo i giacimenti di queste sostanze strategicamente importanti.

La crescente domanda di tecnologie moderne ha portato a un aumento dell’interesse per le terre rare. Utilizzate in vari settori, da quello automobilistico a quello dell’energia rinnovabile, questi elementi sono diventati essenziali per garantire l’innovazione e la competitività industriale. Tuttavia, nonostante la loro abbondanza geologica, la difficoltà di estrazione e la distribuzione in concentrazioni insufficienti per un’estrazione economica vantaggiosa contribuiscono a una percezione errata della loro disponibilità.

Origine del nome “terre rare”

Il termine “terre rare” può risultare ingannevole. Questi elementi non sono realmente rari nella crosta terrestre, ma la loro denominazione ha origini storiche. La difficoltà di estrazione e la loro presenza in minerali complessi hanno portato a questa classificazione. Quando furono scoperti tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, gli scienziati si trovarono di fronte a una sfida: isolare questi elementi dalla loro forma minerale.

Il termine “terre” si riferisce ai composti iniziali ottenuti sotto forma di ossidi, noti in chimica mineraria come “terre”. Uno dei pionieri in questo campo fu lo scienziato svedese Carl Axel Arrhenius, che nel 1787 scoprì il minerale gadolinite, da cui furono estratti diversi elementi delle terre rare. La parola “rare”, invece, deriva dalla distribuzione geologica degli elementi: sebbene siano relativamente abbondanti, raramente si trovano in quantità sufficienti per un’estrazione economicamente vantaggiosa. Questo ha alimentato l’erronea convinzione che siano effettivamente rari.

L’ucraina e le sue risorse minerarie

L’Ucraina è nota per il suo sottosuolo ricco di risorse minerarie, inclusi terre rare e altri elementi critici. Secondo il National Atlas of Ukraine, il paese possiede significative riserve di titanio, zirconio, manganese, uranio, litio e nichel, oltre a minerali strategici come berillio, niobio e tantalio. Questi elementi sono fondamentali per l’industria tecnologica e della difesa, posizionando l’Ucraina come un potenziale attore chiave nel mercato globale delle materie prime critiche.

Negli ultimi anni, l’interesse internazionale per le risorse minerarie ucraine è cresciuto notevolmente. La necessità di ridurre la dipendenza dalla Cina, che attualmente domina la produzione mondiale di terre rare, ha reso questi giacimenti ancora più rilevanti. La presenza di terre rare e altri elementi critici in Ucraina potrebbe avere un impatto significativo sul commercio globale, sugli investimenti e sulla sicurezza energetica.

L’eredità lasciata dalla tavola periodica di Mendeleev continua a influenzare il nostro approccio alla scienza e all’industria. Oggi, il controllo delle terre rare e di altri elementi critici è al centro del dibattito economico globale, e l’Ucraina, con le sue immense risorse, potrebbe giocare un ruolo cruciale in questo scenario, attirando l’attenzione di governi e multinazionali in cerca di nuove fonti di approvvigionamento.

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Loris Gattuso