
Scoperta dei geni legati al declino cerebrale e farmaci promettenti
Un recente studio condotto da ricercatori della Zhejiang University in Cina ha fatto luce sui fattori genetici che influenzano il declino del cervello. Utilizzando tecniche di machine learning, il team ha identificato 64 geni che giocano un ruolo cruciale nella velocità con cui il cervello invecchia. Questa ricerca, pubblicata su Science Advances, coincide con la Settimana del Cervello, un’iniziativa globale che promuove la consapevolezza riguardo le neuroscienze e il loro impatto sulla salute umana.
Il divario di età cerebrale e il deep learning
L’età anagrafica non sempre riflette l’età biologica del cervello, un fenomeno noto come brain age gap. Per analizzare quali fattori genetici contribuiscano a questo divario, i ricercatori hanno sviluppato un modello di deep learning, un sistema complesso che simula il funzionamento del cervello umano, utilizzando un vasto database di dati medici provenienti da quasi 39.000 partecipanti dello UK Biobank.
Dopo aver esaminato i risultati iniziali, il team ha integrato informazioni sull’attività di oltre 2.600 geni nel sangue e di più di 2.900 nel tessuto cerebrale. Questa combinazione ha portato all’identificazione di 64 geni associati al brain age gap, alcuni dei quali sono coinvolti in processi come la morte cellulare e la coagulazione del sangue. Tra questi, sette geni si sono rivelati particolarmente influenti sul processo di invecchiamento cerebrale.
Farmaci già approvati e nuove speranze
Dopo aver identificato i geni chiave, i ricercatori hanno esaminato 466 composti, già approvati o in fase di sperimentazione clinica, che potrebbero agire su 29 di questi geni. Tra questi, sono stati selezionati 13 farmaci già disponibili sul mercato, che mostrano potenziale nel contrastare l’invecchiamento cerebrale. Tra i composti più promettenti si trova la rapamicina, attualmente sotto osservazione per il suo possibile effetto nel ritardare l’invecchiamento delle ovaie, e l’idrocortisone, un corticosteroide usato comunemente per trattare condizioni infiammatorie come l’eczema.
Oltre la genetica: il ruolo dello stile di vita
Sebbene i risultati dello studio offrano nuove prospettive sui farmaci potenzialmente efficaci, è fondamentale sottolineare che la genetica non è l’unico fattore da considerare. Ulteriori ricerche saranno necessarie per valutare se i 13 composti identificati abbiano un impatto diretto sull’invecchiamento cerebrale. È importante ricordare che il profilo genetico di un individuo non determina automaticamente l’espressione di quei geni.
Fattori come il fumo, il consumo di alcol e il livello di attività fisica possono influenzare significativamente la salute cerebrale. Questi elementi dello stile di vita possono determinare quanto efficacemente il cervello riesca a mantenere la propria giovinezza e funzionalità.