
<div> <figure><picture><source media="(min-width: 1024px)" srcset="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/38/2025/03/iStock-1351674664.jpg?im=AspectCrop=(16,9);Resize,width=570;"><source media="(min-width: 768px)" srcset="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/38/2025/03/iStock-1351674664.jpg?im=AspectCrop=(16,9);Resize,width=718;"><img alt="Immagine" height="1414" src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/38/2025/03/iStock-1351674664.jpg?im=AspectCrop=(16,9);Resize,width=638;" width="2119"></img></source></source></picture><figcaption> Il periodo del calore può essere difficili da gestire e serve molta pazienza ed empatia per aiutare la nostra gatta<br></br> </figcaption></figure> </div>
Chi condivide la propria vita con un gatto non sterilizzato sa bene quanto possa essere impegnativo affrontare il periodo del calore. Questa fase del ciclo riproduttivo segna il momento in cui la gatta è fertile, e si manifesta attraverso comportamenti facilmente riconoscibili, come vocalizzazioni insistenti, sfregamenti e un forte desiderio di uscire. Anche i gatti maschi non sterilizzati possono diventare più irrequieti in presenza di una femmina in calore, mostrando comportamenti territoriali accentuati e un marcato desiderio di accoppiamento.
Il primo calore di una gatta si presenta precocemente, già intorno ai 5-6 mesi di vita, e si ripete ciclicamente da metà inverno fino all’inizio dell’autunno, tipicamente da gennaio a settembre. Se non avviene l’accoppiamento, il calore può ripresentarsi ogni due o tre settimane, rendendo la gestione del felino piuttosto complessa. Ma quanto dura realmente il calore e come possiamo supportare il nostro micio durante questo periodo?
Durata del calore nel gatto
La durata del calore in una gatta può variare da un minimo di 2-3 giorni fino a un massimo di 15-20 giorni, a seconda che avvenga o meno l’accoppiamento. Se la gatta si accoppia, il calore si interrompe rapidamente; in caso contrario, può ripresentarsi ciclicamente ogni due o tre settimane fino alla conclusione della stagione riproduttiva, che si estende tipicamente da gennaio a settembre. Questa ciclicità è influenzata da fattori ambientali come l’alternanza luce-buio e la temperatura, che hanno un impatto sul sistema ormonale della gatta.
Le gatte che vivono in casa, esposte a luce artificiale e a temperature costanti, possono avere cicli di calore più irregolari o prolungati. Per quanto riguarda i maschi, non esiste un vero e proprio “calore”, ma essi reagiscono comunque agli stimoli olfattivi e alla presenza delle femmine in estro. Un gatto maschio non sterilizzato può quindi essere sempre pronto all’accoppiamento e mostrare comportamenti marcati quando ci sono femmine in calore nelle vicinanze.
Identificare i sintomi del gatto in calore
Durante il periodo del calore, sia i maschi che le femmine mostrano forti variazioni fisiologiche e comportamentali che possono risultare complesse da gestire. Mentre i maschi e le femmine reagiscono in modi molto diversi, entrambi presentano sintomi che possono indicare la presenza di una gatta in calore o di un maschio che percepisce una femmina in estro.
Sintomi tipici della gatta in calore includono:
- Vocalizzazioni insistenti: la gatta emette miagolii intensi e prolungati, simili a un lamento, per attirare i maschi.
- Marcature urinarie: può urinare in casa per segnalare la sua disponibilità ai maschi.
- Sfregamenti continui: si struscia su mobili, persone e altri animali per diffondere il suo odore.
- Postura da accoppiamento: inarca la schiena, solleva il posteriore e sposta la coda di lato.
- Irrequietezza e iperattività: mostra agitazione, si rotola a terra e sembra incapace di rilassarsi.
- Diminuzione dell’appetito: potrebbe mangiare meno del solito.
- Desiderio di uscire: cerca di scappare di casa per trovare un potenziale compagno.
Per quanto riguarda i gatti maschi non sterilizzati, i sintomi comprendono:
- Marcature con l’urina: spruzza urina su superfici verticali per delimitare il suo territorio.
- Agitazione e vocalizzazioni forti: può miagolare incessantemente in cerca di una femmina.
- Aggressività o territorialità: diventa più territoriale e può litigare con altri gatti.
- Tentativi di fuga: cerca insistentemente di uscire per raggiungere una gatta in calore.
Strategie per calmare un gatto in calore
Gestire un gatto durante il periodo del calore può rivelarsi complesso, poiché alcuni comportamenti possono diventare particolarmente insistenti. Mantenere la calma e avere pazienza sono fondamentali, così come dedicare maggiore attenzione alla gatta. Per lei, si tratta di un momento estremamente stressante sia fisicamente che emotivamente. Interazioni affettuose e giochi possono aiutare a distrarla e rassicurarla. Esistono anche farmaci per calmarla, ma è fondamentale che siano prescritti con attenzione a causa dei potenziali effetti collaterali.
Un uso prolungato di tali farmaci è sconsigliato, e ogni decisione in merito deve essere sempre presa in collaborazione con il veterinario di fiducia. L’alternativa principale da considerare è la sterilizzazione. Questo intervento chirurgico non solo evita che la gatta rimanga incinta, ma elimina definitivamente il calore. Anche questa scelta deve essere valutata con il veterinario, che potrà fornire informazioni sulle condizioni della gatta e sulle implicazioni di questa decisione.
Contrariamente a quanto si possa pensare, non è necessario attendere la comparsa del primo calore per procedere con la sterilizzazione. Molti veterinari, infatti, consigliano di effettuare l’intervento prima del primo estro, intorno ai 5-6 mesi di vita. Affrontare il calore di una gatta richiede molta pazienza ed empatia, ma con le giuste precauzioni possiamo aiutarla a vivere questa fase delicata nel modo meno stressante possibile.