
Nel 2025, il fascino dello scudo di Capitan America continua a catturare l’immaginazione di molti. Questo oggetto leggendario, noto per le sue incredibili proprietà, è descritto come indistruttibile, ignifugo e antiproiettile. Non solo può fungere da strumento di difesa, ma si trasforma anche in un’arma letale se utilizzato nel modo giusto. Una delle sue caratteristiche più straordinarie è la capacità di rimbalzare e tornare indietro dopo essere stato lanciato, mantenendo intatta l’energia cinetica. Recentemente, il testimone di Capitan America è passato da Steve Rogers, interpretato da Chris Evans, a Sam Wilson, interpretato da Anthony Mackie, ma il fascino di questo scudo rimane immutato.
Il materiale ideale
All’interno dell’universo Marvel, la resistenza dello scudo è attribuita al vibranio, un metallo di fantasia capace di assorbire e ridistribuire l’energia cinetica. Sebbene non esista un materiale corrispondente nella realtà, i ricercatori sono da tempo impegnati nello studio di leghe e compositi che possano possedere caratteristiche analoghe. Secondo Castro, questo scudo è un oggetto di grande interesse per gli ingegneri dei materiali, poiché racchiude quasi tutte le caratteristiche meccaniche desiderabili.
La chiave per avvicinarsi a un simile scudo risiede nella combinazione di diverse leghe, così da sfruttare al massimo le loro potenzialità. In laboratorio, è possibile fondere metalli e ceramiche per creare ibridi che presentano una resistenza straordinaria a compressione, urti e alte temperature. Queste proprietà potrebbero rendere il nostro scudo molto più vicino alla realtà di quanto si possa immaginare.
Resistenza ai proiettili
Un oggetto del genere dovrebbe essere in grado di resistere a colpi devastanti, come quelli inflitti da un supercattivo come Hulk Rosso, ma anche a proiettili ad alta velocità. Per garantire questa resistenza, Castro suggerisce l’uso di carburo di tungsteno, un materiale con una struttura atomica così compatta da renderlo quasi impossibile da comprimere. Questo principio è già applicato in alcuni materiali compositi, come le ceramiche rivestite in metallo.
Per quanto riguarda la protezione dai proiettili, la proposta è quella di utilizzare una lega nanocristallina di rame e tantalio, sviluppata dall’esercito americano. Questa lega ha una struttura microscopica che distribuisce la forza dell’impatto su una superficie più ampia, assorbendo l’energia in modo simile a quanto avviene con le fibre di kevlar nei giubbotti antiproiettile. Castro descrive questa lega come un “alveare”, dove il rame funge da collante morbido e il tantalio fornisce una struttura rigida in grado di fermare i proiettili.
Resistenza al fuoco
Nel corso dei film, lo scudo di Capitan America è stato esposto a esplosioni e temperature estreme. Nella realtà, i metalli tendono a condurre il calore in modo efficiente, riscaldandosi rapidamente. Tuttavia, un rivestimento in ceramica potrebbe risolvere questo problema. Le ceramiche, grazie ai loro forti legami covalenti, impediscono il trasferimento di calore e per questo motivo la NASA le utilizza come protezione per le navette spaziali durante il rientro atmosferico. Un prototipo di scudo, dotato di strati di ceramica porosa e metallo, sarebbe in grado di resistere a incendi ed esplosioni, mantenendo una temperatura sufficientemente bassa da evitare ustioni a chi lo impugna.
La capacità di rimbalzo
Una delle caratteristiche più affascinanti dello scudo è la sua capacità di rimbalzare sugli oggetti e tornare indietro al lanciatore. Nella vita reale, un disco lanciato contro un muro perde parte della sua energia e non potrebbe mai tornare indietro con la stessa velocità. Tuttavia, alcuni materiali dotati di “memoria di forma” mostrano comportamenti simili. Un esempio è il nitinol, una lega di nichel e titanio in grado di deformarsi e riprendere la sua forma originale. Castro spiega che la superplasticità di questa lega potrebbe consentire allo scudo di recuperare la sua conformazione iniziale senza perdere energia, anche se al momento non esiste un materiale in grado di replicare esattamente le straordinarie proprietà del celebre scudo di Capitan America.
Le sfide da affrontare
Quindi, siamo pronti a costruire il famoso Captain America’s Shield? Non esattamente. Nonostante i progressi significativi nella scienza dei materiali, combinare tutte le proprietà necessarie in un unico materiale rimane una sfida irrisolta. Inoltre, anche se riuscissimo a creare un equivalente del vibranio, mantenere il peso ideale dello scudo rappresenterebbe un’altra complicazione. Nell’universo Marvel, il suo scudo ha un diametro di 76 centimetri, uno spessore di 76 millimetri e un peso di 5,45 chilogrammi. Trovare un modo nel mondo reale per ottenere le stesse proprietà meccaniche mantenendo un peso contenuto è, al momento, oltre le nostre attuali capacità tecnologiche.