Il 9 marzo 2020, l’Italia si trovava di fronte a una situazione senza precedenti: dopo la dichiarazione di pandemia da parte dell’OMS e un drammatico aumento dei decessi, il Paese entrava in lockdown. Questo provvedimento straordinario ha trasformato radicalmente la vita quotidiana degli italiani e, a distanza di cinque anni, i dati rivelano come siano cambiati consumi, mobilità e abitudini sociali nei Paesi che hanno adottato tali misure. Dall’incremento dell’e-commerce all’adozione massiccia dello smartworking, esaminiamo attraverso 10 grafici i cambiamenti più significativi.
Il settore dei trasporti è stato uno dei più colpiti dal lockdown. Secondo i dati di Flightradar24, il numero di aerei in volo è crollato drasticamente: si è passati da quasi 200.000 voli il 21 febbraio 2020 a soli 74.297 il 30 marzo dello stesso anno. Questo calo è ben evidenziato nel grafico sottostante, che mostra l’andamento dei voli tracciati durante il periodo critico di febbraio e marzo 2020. La drastica diminuzione ha avuto ripercussioni significative sull’industria aerea, costringendo molte compagnie a rivedere i propri piani e strategie.
Con il fermo di industrie e trasporti, era prevedibile una diminuzione delle emissioni di CO2 nel 2020. Il Global Carbon Project, un’organizzazione che si occupa di monitorare le emissioni di gas serra, aveva stimato un calo di 2,5 miliardi di tonnellate. Tuttavia, il risultato finale si è attestato a 2 miliardi di tonnellate, un dato comunque impressionante se paragonato a crisi passate, come quella del 1975 che aveva visto una riduzione di 100 milioni di tonnellate. Nel grafico è evidente come, subito dopo questo calo, le emissioni abbiano ripreso a crescere con lo stesso ritmo che si registrava prima della pandemia.
Un effetto collaterale inaspettato del lockdown è stata la diminuzione dei decessi legati all’inquinamento atmosferico. Secondo il Center for Research on Energy and Clean Air (CREA), i lockdown di aprile 2020 hanno contribuito a evitare circa 11.000 morti premature in Europa a causa dell’esposizione a inquinanti, con quasi 1.500 di queste vittime stimate in Italia. I dati si riferiscono al mese di aprile 2020 e mettono in luce un aspetto positivo di una situazione altrimenti drammatica.
Inizialmente, molti italiani si recavano al supermercato senza mascherina, ma la situazione cambiò drasticamente il 26 aprile 2020, quando divenne obbligatorio indossare la mascherina in ogni luogo pubblico, anche all’aperto. Questo portò a un’esplosione delle vendite di mascherine: si passò dai 12,5 miliardi di unità vendute nel 2019 a quasi 379 miliardi nel 2020, e oltre 402 miliardi nel 2021. Un cambiamento radicale che ha segnato la vita quotidiana di milioni di persone.
Con la necessità di studiare e lavorare da casa, molti hanno cercato nuove modalità di interazione. Tra queste, Zoom ha guadagnato una popolarità senza precedenti. La piattaforma ha visto i suoi ricavi crescere dell’88% nel 2020 e addirittura del 326% nel 2021, prima di stabilizzarsi negli anni successivi. Questo cambiamento ha segnato una nuova era nelle comunicazioni, con molte persone che hanno scoperto i vantaggi delle videochiamate.
Il lockdown ha trasformato molti italiani in chef e pasticceri, spingendoli a riempire i carrelli della spesa con ingredienti da cucina. Tra febbraio e marzo 2020, la farina e il semolino hanno visto un incremento delle vendite del 79% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche altri prodotti, come carne in scatola (+63%) e riso (+49%), hanno registrato un notevole aumento. La quarantena ha stimolato una vera e propria riscoperta della cucina domestica.
Contrariamente a quanto ci si potesse aspettare, i consumi di elettricità sono diminuiti nei primi mesi della pandemia. Nonostante l’aumento dell’uso di elettrodomestici, la chiusura di industrie e uffici ha avuto un impatto maggiore, portando a una riduzione complessiva del 27% in Italia. Questo calo evidenzia come la pandemia abbia influito non solo sulle abitudini quotidiane, ma anche sull’uso delle risorse energetiche.
Durante il lockdown, molti hanno trovato conforto nel guardare altri giocare e intrattenere su Twitch. Le ore di visualizzazione sulla piattaforma sono aumentate da poco più di 1 miliardo a febbraio 2020 a quasi 1,8 miliardi ad aprile dello stesso anno. Anche il numero di fruitori è raddoppiato, passando da 1,36 milioni a gennaio a 2,36 milioni a maggio, con una crescita significativa anche nel numero di creatori di contenuti.
Il lockdown ha costretto molti a unire casa e lavoro, trasformando il telelavoro in una prassi comune. Secondo un’indagine di Gartner, nel mese di aprile 2020 oltre la metà delle aziende intervistate hanno dichiarato che, dopo la pandemia, avrebbero mantenuto almeno il 5-10% dei dipendenti a lavorare da casa. Questo cambiamento ha segnato una svolta nel mondo del lavoro, con molte organizzazioni che hanno dovuto adattarsi a questa nuova realtà.
I cinema, insieme a ristoranti e bar, sono stati tra i primi a chiudere durante la pandemia. Mentre ristoranti e bar hanno lentamente recuperato, il settore cinematografico ha faticato a tornare ai livelli pre-pandemia. Secondo i dati di The Numbers, nel 2024 gli incassi al botteghino negli Stati Uniti sono stati di 8,5 miliardi, ben lontani dagli 11,2 miliardi del 2019. Questo scarto è accentuato dalla crescente diffusione dello streaming, che ha cambiato radicalmente il modo in cui il pubblico consuma contenuti.