
Le autostrade italiane sono pronte a un significativo passo avanti nella sicurezza stradale grazie all’introduzione del Tutor 3.0, un sistema innovativo di controllo della velocità. Questo progetto, frutto della sinergia tra Autostrade per l’Italia (Aspi) e la Polizia di Stato, è stato implementato su 26 tratte autostradali in tutto il Paese, estendendo il monitoraggio a un totale di 1.800 chilometri di rete. L’iniziativa ha come obiettivo principale quello di ridurre il numero di incidenti stradali, un problema che continua a rappresentare una grave preoccupazione per la sicurezza pubblica.
Secondo le statistiche più recenti, risalenti al 2023, l’Italia ha registrato 3.039 decessi e quasi 225.000 feriti in 166.525 incidenti. Questi dati mostrano una stabilità rispetto all’anno precedente, con un leggero calo nel numero di morti e feriti. L’implementazione del Tutor 3.0 si propone di affrontare questa situazione critica, mirando a un abbattimento significativo delle statistiche negative legate agli incidenti stradali.
Funzionamento del Tutor 3.0
Il Tutor 3.0 si distingue dai tradizionali autovelox, poiché non si limita a misurare la velocità istantanea di un veicolo. Questo sistema innovativo calcola la velocità media su un tratto specifico di strada, rendendo difficile per gli automobilisti eludere i controlli. All’ingresso di un’area monitorata, il dispositivo registra la categoria del veicolo e attiva le videocamere digitali ad alta definizione. Queste ultime scattano una foto e registrano l’orario di passaggio del veicolo. Un processo simile avviene all’uscita del tratto, permettendo al sistema di confrontare i dati e calcolare la velocità media.
Se un veicolo rispetta i limiti di velocità, non verrà sanzionato. Tuttavia, chi supera il limite verrà automaticamente segnalato per la sanzione, poiché il sistema verifica i registri della Motorizzazione e degli autonoleggi per identificare il proprietario e il conducente del veicolo. Questo approccio non solo aumenta l’efficacia del controllo della velocità, ma contribuisce anche a una maggiore responsabilizzazione degli automobilisti.
Le tratte monitorate
La nuova versione del Tutor introduce anche un miglioramento significativo nella tecnologia di monitoraggio. Grazie a un sistema avanzato che triangola i dati delle telecamere, il Tutor 3.0 è in grado di rilevare non solo il superamento dei limiti di velocità, ma anche altri comportamenti pericolosi. Tra questi, un cambio di corsia improvviso, un sorpasso azzardato e anche un veicolo che procede contromano.
Le 26 tratte coperte dal Tutor 3.0 sono distribuite su sei autostrade principali. La A1, che collega Milano a Napoli, ospita sette tratte, mentre sulla A27, che va da Mestre a Belluno, e sulla A9, da Lainate a Como-Chiasso, si trovano cinque tratte ciascuna. La A14, che corre da Bologna a Taranto, ha quattro tratte monitorate, mentre la A11, che collega Firenze a Pisa Nord, ne conta cinque.
Sanzioni per le violazioni
Le sanzioni previste per chi supera i limiti di velocità variano in base alla gravità della violazione e possono risultare piuttosto onerose. Si parte da un minimo di 42 euro per chi supera il limite di 10 km/h, fino a un massimo di 3.389 euro per chi oltrepassa il limite di oltre 60 km/h. In quest’ultimo caso, è prevista anche la sospensione della patente da 6 a 12 mesi. Oltre alle multe, i trasgressori possono subire anche una decurtazione di punti sulla patente, rendendo chiaro che rispettare i limiti di velocità è fondamentale non solo per la sicurezza, ma anche per evitare sanzioni economiche.
Ecco un riepilogo delle sanzioni in base all’entità della violazione:
- +1-10 km/h: Da 42 a 170,73 euro.
- +10-40 km/h: Da 173 a 694 euro con decurtazione di punti.
- +40-60 km/h: Da 543 a 2.170 euro e sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
- +60 km/h: Da 847 a 3.389 euro e sospensione della patente da 6 a 12 mesi.
In questo scenario, è evidente che una guida prudente non solo favorisce la sicurezza stradale, ma permette anche di evitare costose sanzioni.