
Oggi, 20 marzo 2025, alle 10:01 ora italiana, si celebra l’arrivo ufficiale della primavera nell’emisfero settentrionale. Questo evento segna anche una transizione importante per l’emisfero meridionale, dove si chiude il capitolo dell’estate per dare inizio all’autunno. La data coincide con il momento in cui il Sole attraversa il punto vernale, un fenomeno astronomico che ha affascinato generazioni. Ma quali sono le implicazioni di questo evento?
Equinozio: giorno e notte quasi uguali
L’equinozio è il giorno in cui, teoricamente, la durata del giorno e della notte dovrebbe essere identica, con entrambe le fasi che si estendono per 12 ore. Tuttavia, la realtà è leggermente diversa. Grazie alla rifrazione atmosferica e al modo in cui calcoliamo l’alba e il tramonto, il giorno tende ad essere un po’ più lungo della notte. Questo fenomeno ci ricorda che la natura non sempre segue le regole che ci aspettiamo, rendendo l’equinozio un momento di curiosità e meraviglia.
Il terminatore: una linea verticale
Durante l’equinozio, il terminatore — la linea immaginaria che separa la parte illuminata della Terra da quella in ombra — assume una posizione straordinaria. In questo periodo, la linea si estende perfettamente verticale, collegando i due poli. Con il passare dei giorni, questa inclinazione cambierà, portando un maggiore apporto di luce e calore all’emisfero settentrionale. Questo cambiamento è fondamentale, poiché segna l’inizio di un periodo di crescita e rinascita per la natura.
Il sole allo zenit all’equatore
Se ci si trovasse all’Equatore in questa giornata, si avrebbe l’opportunità unica di osservare il Sole esattamente sopra la propria testa a mezzogiorno. In questa posizione, non ci sarebbero ombre proiettate sul suolo, un fenomeno che sottolinea l’importanza del momento e la simmetria della luce solare. Questo spettacolo naturale è un promemoria della bellezza e della precisione del nostro sistema solare.
Primavera: un inizio tradizionale o astronomico?
A scuola, molti di noi hanno appreso che la primavera inizia il 21 marzo. Tuttavia, questa data è più una convenzione che una realtà astronomica. A causa delle discrepanze tra l’anno solare e il calendario gregoriano, l’equinozio si verifica spesso il 20 marzo e, in alcuni anni, può addirittura slittare al 19. Questa variazione ci invita a riflettere su come il tempo e le stagioni siano influenzati da fattori astronomici complessi, piuttosto che da semplici convenzioni.